giovedì 5 dicembre 2013

Una lunga giornata

...sono al chek in con le mie due valigie e un sorriso smagliante. Attendo il mio turno in fila, davanti a me una famigliola: madre, padre e due bambine di circa 5 e 7 anni. Le bimbe giocano, urtano le mie valigie, cadono. Le guardo, sorrido e penso solo: Messico! sale l'eccitazione, ho il passaporto tra le mani e non vedo l'ora di salire sull'aereo. Un passetto alla volta e sono davanti il banco...il bel ragazzo in divisa prende i miei documenti e dopo aver eseguito le varie procedure mi mostra la sua bella dentatura bianca e mi augura buon viaggio! Sono pronta! Felice mi incammino al gate.... e.... DRIIIIIIIIIIN!!!!!
Suona la fottutissima sveglia!
 Vale ritorna alla realtà! Sono le 06:20 del mattino, devi alzarti dal tuo bel letto caldo, fare colazione velocemente, lavarti, vestirti, truccarti e scendere per andare a lavoro!
Con gli occhi ancora gonfi di sonno scendo di casa e corro a prendere la metro. Solita corsa ad ostacoli giù per la scala mobile e solita rissa per salire sul treno affollatissimo anche alle 07:30 del mattino.
Inizia la mia giornata lavorativa di 10 ore no stop con i piccoli bimbi dell'asilo: accoglienza, attività, cambio pannolino, prove recita di natale, cambio pannolino, gioco libero, pappa, cambio pannolino, gioco libero, riposino, cambio pannolino, attività....
Un bambino può darti tanta felicità con i suoi gesti semplici e spontanei ma può anche sommergerti di cacca.
Giornata stancante ma che offre sempre la possibilità di imparare cose nuove e di sperimentarsi in nuovi ambiti.
Alle 18:00 la giornata lavorativa è finità! Posso tornare a casa con la mia faccia da zombie, col trucco sciolto e il capello arruffato.
Vado alla metro e mi ritrovo di nuovo, di fronte a un treno stracolmo di gente... e che palle!!!!
Mi sarei voluta sedere e leggere qualche pagina del mio libro e invece mi ritrovo con una signora anziana che mi abbraccia da dietro per sostenersi e un ragazzino che mi porge il suo gomito in bocca. 
Il viaggio sembra interminabile, la puzza del vagone è nauseante. Voglio tornare a casa!!!!
Finalmente arrivo alla mia fermata, scendo e dopo una fila di persone alla scala mobile arrivo in cima ed esco...ARIA!!!
Mi accendo una sigaretta liberatoria e torno a casa. Arrivata sotto il portone trovo lui: il venditore ambulante di calzini. Mi guarda e fa: ciao bambolina, sei bellissima!
Mi viene da pensare: o il venditore ambulante si fa di sostanze stupefacenti oppure nonostante la stanchezza e l'aspetto stile "The Ring" mi resta un discreto fascino..... mmmmm... forse più la prima che ho detto!

V.